Il progetto TEMAR, unendo le competenze complementari dei soggetti componenti il partenariato pubblico-privato, si propone la ricerca, lo sviluppo e la
sperimentazione di un servizio innovativo per il monitoraggio e la mitigazione del rischio di inquinamento delle acque di balneazio ne a scala locale, di
potenziale interesse per un vasto impiego. Il progetto si basa sulla capacità dei satelliti di telerilevamento ottico di rilevare caratteristiche biochimiche e
fisiche delle acque di balneazione su ampie superfici e di validarle mediante misurazioni in situ effettuate con droni acquatici. Il progetto, co-finanziato
dal POR Calabria FESR-FSE 2014-2020 nell’ambito dell’Azione 1.2.2 “Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo
su poche aree tematiche di rilievo e all’applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di S3”, è iniziato a settembre
2017 e terminerà ad agosto 2019.
Gli obiettivi
L’intento è di contribuire alla soluzione del problema ambientale e socio-economico determinato dai sempre più frequenti fenomeni di inquinamento a
scala locale delle acque di balneazione. Tali fenomeni non sono mai stati finora correlati direttamente alla presenza di scarichi naturali (foci di fiumi) o
artificiali (condotte fognarie sottomarine) di reflui, né è stato possibile determinare in maniera precisa gli inquinanti, né tantomeno interpretare
univocamente le cause e le dinamiche dei fenomeni. Questi ultimi hanno naturalmente impatti socio-economici molto severi sulla popolazione in quanto
inibiscono la fruizione dei litorali e di conseguenza incidono negativamente sulle attività economiche legate alle attività turistiche.
L’area di studio
Le attività di sperimentazione e taratura degli strumenti (drone acquatico) per le attività in situ nonché le restanti attività sperimentali previste dal progetto
“TEMAR” saranno svolte nell’istituenda Stazione Sperimentale Marina “Calabaia”, nel comune di Belvedere Marittimo in Provincia di Cosenza. Il Centro
Studi di Ingegneria Ambientale di Pavia ed il Coastal & Hydraulics Laboratory del U.S. Corps of Engineers (istituzione di riconosciuta validità scientifica
nel settore dell’idraulica marittima), nel corso del 2000, su incarico della Provincia di Cosenza, hanno effettuato una indagine conoscitiva sullo stato del
litorale tirrenico della Provincia di Cosenza e in particolare sul tratto litoraneo di Belvedere Marittimo (CS). L’area è stata oggetto di un intervento di
protezione del litorale a basso impatto ambientale, completato nel 2006, che è consistito nella realizzazione di un ripascimento artificiale all’interno di
una “cella” costituita da una scogliera continua prevalentemente sommersa e con il duplice obiettivo di smorzare l’energia ondosa e proteggere il
ripascimento, limitando le perdite di inerti lungo riva e verso largo.